Una pin-ip svetta sullo sfondo del flipper più vecchio, anni Sessanta. C’è ancora la molla per tirare la biglia, i pulsanti grandi e sul pianale qualche campanello da far suonare con la biglia per guadagnare punti. Su quello più nuovo, i comandi si danno tramite app, dal telefonino. Un software trasmette il segnale dal cellulare alle palette. Ma tutta questa innovazione agli appassionati del gioco non piace: «Il flipper deve essere fisico…
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